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Horizon Burning Shores: La Recensione - Storia e contenuti 

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Storia e contenuti 

Per dare un contesto a cotanto splendore tecnico, i Guerrilla hanno scelto di ambientare gli eventi subito dopo il finale del gioco, dando un senso di continuità molto forte con l’epilogo, per questo sarà possibile avviare il DLC solo ed unicamente dopo aver completato la storia principale originale. La nuova avventura partirà dall’ennesima chiamata di Sylens, (ottimamente interpretato dal compianto Lance Reddick, morto ormai da circa un mese); che chiede ad Aloy di avventurarsi in terre sconosciute per far fronte all’ennesima minaccia, che ancora una volta avrà a che fare con gli Zenith; chiaramente non sveleremo oltre per motivi di spoiler, ma vi basti sapere che gli sviluppatori approfondiranno la conoscenza della tribù dei Quen, insediatasi nelle Burning Shores. Qui Aloy incontrearà la sua nuova compagna di viaggio, Seyka, e con lei condividerà buona parte dell’avventura, (e non solo...!?), per sventare la nuova minaccia. Tutti i personaggi, come sempre, sono scritti ottimamente, ed anche la storia risulta buona; unico neo dell’arco narrativo, purtroppo, risulta essere una certa frettolosità nel presentare il tutto, molte volte avremmo voluto che i personaggi si fossero fermati per più tempo a schermo, a raccontarci il loro background, e che l’intreccio si fosse preso il giusto tempo per far crescere il ritmo fino al buon finale, che tuttavia creerà vere e proprie conseguenze e conclusioni solo nel terzo capitolo. 

Il tutto sarà ambientato, come da titolo nelle Burning Shores, (la nuova versione post-apocalittica di Los Angeles, come dicevamo sopra), ossia un grande arcipelago simile per estetica all’area di San Francisco, ma al contempo molto diversa e piena di spettacoli visivi e tecnici. In termini di estensione, la mappa è circa un terzo di quella del gioco originale; dimensioni generose, se calcoliamo la natura di DLC e consideriamo l’estensione di Forbidden West. Purtroppo, a tanto splendore audiovisivo, non corrisponde un’estensione contenutistica adeguata, infatti molte delle aree e dei paesaggi delle “Rive Ardenti”, risultano “meri” showcase tecnici, messi lì più per suscitare meraviglia e clamore, e quindi esplorazione fine a sé stessa, che non per creare vere e proprie occasioni di gameplay/sfide. 

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Ciò non vuol dire che manchino i contenuti di qualità, anzi! Oltre la storia principale, completabile in circa 6/7 ore, ci saranno nuove cacce, i classici accampamenti da ripulire, un nuovo calderone con le 3 nuove, e come sempre, ispiratissime macchine... su tutte svetta il mitico Tuffoplano, che ci aprirà la possibilità di solcare sia i cieli che i mari, aumentando non di poco la componente scenografica e spettacolare del titolo! E, purtroppo, solo 3 secondarie narrative, che sono state il fiore all’occhiello di Forbidden West. Il tutto verrà, come sempre, impreziosito da nuove fortissime armi, nuove mosse, che irrobustiscono e variano il già solidissimo gameplay di gioco ed un nuovo ramo dell’albero delle abilità.  

Volendo completare tutto, il gioco non ci porterà via più di 10/12 ore, una durata assolutamente dignitosa per un’espansione, anche rapportata al suo modico prezzo.  

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