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Final Fantasy I-VI Pixel Remaster: La Recensione - Final Fantasy I - III  

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Final Fantasy I - III  

Ne abbiamo già parlato, i primi 3 capitoli di Final Fantasy non così definiti su NES, beneficiano parecchio degli aggiornamenti. Essendo stati rilasciati tra il 1987 e il 1990 in Giappone, non presentano ancora le narrazioni epiche e profonde per le quali la serie sarebbe poi diventata famosa. Invece, seguono lo stesso ritmo della maggior parte degli altri JRPG di inizio anni ‘90: si esplora di città in città risolvendo problemi e combattendo i cattivoni di turno, come sconfiggere il malvagio Djinn o uccidere i demoni che minacciano il mondo. Le battaglie e l'esplorazione a turni sono semplici come la storia, anche se abbiamo apprezzato la pittoresca semplicità. La colonna sonora riorganizzata a regola d’arte, come sempre, fa anche molto per rendere queste avventure molto più grandiose di quanto sembrino. Le nuove opzioni fanno il resto, riducendo il problema delle meccaniche vecchie di tre decenni, in questi tre giochi in particolare.  

In Final Fantasy I e III, abbiamo scoperto che l'aumento della nostra esperienza e dei guil guadagnati dalle battaglie a 2x (il massimo è 4x) è stata un'esperienza piacevole che ha bilanciato bene il grind e la sfida. Final Fantasy II è un capitolo un po' strano, in quanto utilizza un sistema di attributi e livelli di abilità (simile alla serie SaGa) invece dei livelli standard. Più lanci incantesimi, per esempio, più aumenterà il tuo attributo magico; allo stesso modo, un incantesimo come Fire I alla fine diventerà Fire II. Ciò significa anche che la sperimentazione con le armi porterà a build traballanti e non ottimali. Per fortuna, Pixel Remaster include anche un potenziamento 2x o 4x per l'aumento degli attributi e del livello di abilità. Del gruppo, Final Fantasy III ci è piaciuto di più. Fino ad oggi avevamo giocato solo al remake migliorato per Nintendo DS, che presentava alcuni parti della storia aggiuntive, ed i personaggi principali nominati ed immagini 3D. Il terzo capitolo abbandona il complicato sistema di abilità e attributi del II°, in favore di un familiare livellamento basato sull'esperienza dell'originale con un cambiamento chiave: il famoso “Job System”. Sì, Final Fantasy III introduce la prima versione del sistema delle classi, che in seguito sarebbe diventato un punto fermo della serie principale e dei suoi spin-off. Il III° capitolo è stato una sorta di affascinante ponte: pur restando simile ai suoi predecessori iniziava a porre le basi per i famosi canoni della serie che hanno reso famosi i suoi successori. Detto questo, i tre capostipiti hanno luoghi interessanti da visitare con alcuni colpi di scena per quanto riguarda la costruzione del mondo, ma non c'è molto di memorabile al di fuori di alcune epiche battaglie a turni. Restano quindi la parte più debole e meno affascinante della collection, pur essendo quella che gode di un miglior svecchiamento.   

Final Fantasy II pixel remaster c3fa3

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