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GRAN TURISMO 7: LA RECENSIONE

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Il Re è tornato, lunga vita al Re!

Da mesi ormai, si legge e si discute del famoso "Ritorno del Re", e no, non ci riferiamo all'epopea “Tolkieniana” de Il Signore Degli Anelli, bensì è l'appellativo che da anni gli appassionati di videogiochi su 4 ruote danno alla serie Gran Turismo. Il videogioco di corse per eccellenza, il pioniere nel suo genere per ciò che concerne la simulazione, fin dalla sua primissima iterazione su PlayStation, si fece portatore della bandiera dei simulativi automobilistici, con una filosofia e dei dogmi che sono rimasti immutati fino ad oggi. Vedremo come il suo essere ancorato alla tradizione ed alla sua "giapponesità" rappresenti sia il pregio che il più grosso limite del neonato settimo capitolo. A ribadire il concetto ci pensa la celeberrima dicitura: "The Real Driving Simulator", il sottotitolo che da sempre accompagna il marchio, non fa altro che gridare con forza (non il Motosport, scusateci l'infelice battuta), quanto il titolo sia legato alle sue leggi inamovibili di simulazione ben rodata, sia nelle numerose gare su pista, sia nella fedelissima e feticista cura e realismo riposti nei dettagli del suo vasto parco auto. Un grande ritorno, dicevamo, specialmente tenendo in considerazione che il precedente capitolo numerato risalga a PlayStation 3, a cui fece seguito lo spin-off su PlayStation 4, GT Sport, titolo basato principalmente sulle competizioni online. Il settimo capitolo, quindi, rappresenta il grande ritorno alle origini, alla tanto agognata ed auspicata single-player experience, con finalmente tutta la serie di campagne, patenti e sfide che avevano fatto la fortuna del racing di Polyphony Digital. Per fortuna, oltre alla rinnovata attenzione per il gioco in singolo, il settimo capitolo non dimentica quanto creato con l'ottimo GT Sport, ereditando di peso tutta la riuscita e collaudatissima infrastruttura online.

Al volante della produzione c’è sempre lui, il mitico director Yamauchi, che ancora una volta “guida con mano ferma” l’intero team di Polyphony Digital; cercando di creare il GT definitivo, “La più grande enciclopedia dell’Automobile”, per nozioni, veicoli e circuiti presenti. La firma del director è presente in ogni dettaglio ed in ogni modalità, e non esiteremmo a definire GT come l’unico gioco di corse “autoriale”, dove esplode in tutto e per tutto, che piaccia o no, la determinata ed appassionata visione del suo creatore. Ciò è lampante nell’eccentrica modalità “Scapes”, dove viene chiesto al giocatore di scattare foto ai propri bolidi, incorniciati dai numerosi panorami mozzafiato, in giro per il mondo, un meraviglioso inno al “car porn”, simbolo di cosa la serie GT punta ad essere da sempre. Anche i Replay fanno parte della cultura di Gran Turismo, dove si può ammirare il risultato portato a casa dalla propria auto, inquadrandola e studiandola da ogni angolazione; e ad impreziosire e valorizzare il tutto, ci sarà il ray-tracing, purtroppo presente solo in questo frangente. O ancora, con la nuova modalità “Music Rally”, dove ci si può dilettare in una corsa piena di checkpoint, in cui, scelta la traccia musicale, questa cambierà velocità ogni volta, adattandosi alla nostra e dovremo riuscire a percorrere più distanza possibile prima che finisca il brano.

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Ma arriviamo al cuore dell’esperienza Single-player, la campagna principale, ossia il GT Café. Qui, mentre ci godiamo l'atmosfera rilassata del locale, con un morbido sottofondo lounge-jazz, progredendo, sbloccheremo ed avremo accesso ai vari "Menù", che sono essenzialmente le varie missioni di cui è composta la campagna. Così vincendo, di volta in volta, sbloccheremo nuove tracce, campionati e funzionalità, oltre ai classici premi a base di auto e crediti in-game. Il Café è anche il luogo in cui si conversa con una serie di NPC, che sono ansiosi di educarci sulla storia delle auto e di guidarci nel gioco. Alcuni di loro sono veri designer di automobili o giocatori, campioni di GT. Questa modalità riesce ad essere al contempo sia croce che delizia dell’esperienza: se da un lato riesce ad essere una splendida ed originale cornice, che ha la capacità di prenderti per mano, guidarti e ti indottrina sul mondo delle auto, facendoti ammirare il suo garage con il suo sconfinato parco auto, dall’altra risulta essere un po’ troppo limitata e forzata nella progressione. Infatti è spesso lineare e restrittiva, poiché non dà molta possibilità di scelta per quel che concerne le modalità e le auto da poter utilizzare, tutto è “deciso e guidato” da quanto è scritto nel Menù che stiamo consultando. Inoltre, rispetto al passato, la campagna risulta molto più avida in termini di premi: le nuove auto vengono sbloccate con un ritmo fin troppo cauto e i crediti vinti risultano essere troppo risicati. Passeranno così troppe ore prima di avere la possibilità di guidare l’auto desiderata sulla pista e nella modalità che vogliamo. Ci è sembrato, purtroppo, che l'economia di GT7 sia cinicamente progettata e creata ad hoc per incoraggiare i giocatori ad acquistare crediti con soldi reali, infatti sì, segnaliamo in tal senso la presenza delle micro-transazioni; e ci auguriamo che Polyphony riguardi al più presto il bilanciamento delle vincite e premi in-game, per scongiurare il dover ricorrere al portafogli reale. Tralasciando questo piccolo graffio sulla scocca di un’auto altrimenti candida e brillante, segnaliamo un parco auto sconfinato, di ben oltre 400 fiammanti bolidi, corredato da 90 tracciati! Quindi ce n’è per tutti i gusti, per la felicità di ogni appassionato; con la graditissima notizia che il gioco continuerà ad aggiornarsi con nuove piste e veicoli per tutto il suo ciclo vitale! Le famose concessionarie, oltre ad essere divise come sempre, per aree geografiche, ora avremo la differenziazione in 3 tipologie di categorie: auto nuove; auto usate ed auto leggendarie. Le prime 2 tipologie si spiegano da sole, mentre l’ultima tipologia è la più ricercata, poiché mette a disposizione, di chi riuscirà a comprarle, tutte quelle auto che hanno fatto la storia, ed il loro prezzo, (ovviamente e purtroppo abbastanza proibitivo per chi non macinerà decine di ore al volante), sarà dinamico ed aggiornato in tempo reale grazie alla partnership con l’azienda di valutazioni ed assicurazioni McKeel Hagerty. Inoltre, tutte le vetture saranno modificabili e personalizzabili con un altrettanta sconfinata modalità di tuning ed editing. Ci saranno oltre 650 pezzi disponibili con cui potenziare la nostra macchina, fra alettoni, cerchioni, spoiler vari e parti di motore, è stato fatto un enorme passo in avanti in tal senso, variando realmente ed in modo tangibile le prestazioni in gara dei vari veicoli pre e post tuning. Come dicevamo, anche l’editor è stato migliorato ed approfondito, con vari tipi di verniciature, adesivi e livree, totalmente personalizzabili e creabili dal giocatore. In chiusura, segnaliamo il ritorno a gran richiesta delle patenti e di tutte le quelle chicche da feticista, quali il lavaggio del proprio veicolo, la riverniciatura ed il cambio dell’olio.

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Andiamo a vedere, adesso, quanto sia tirata a lucido la carrozzeria: com’è l’aspetto tecnico di questo nuovo GT?

Diciamo da subito che si tratta di un prodotto cross-gen, e purtroppo, in certi frangenti si nota, soprattutto osservando il dettaglio a bordo pista, con qualche elemento a bassa risoluzione come il pubblico o la vegetazione, e gli alberi in particolare, che alcune volte soffrono di fenomeni di pop-in, caricandosi in ritardo. Segnaliamo, inoltre, qualche piccola perdita in termini di FPS, sia nella modalità “Qualità”, (bloccata a 30 Frame, ma che predilige l’illuminazione, il dettaglio delle auto e su pista); sia in modalità “Performance” dove si dà la priorità al Frame-Rate, ai 60 FPS. Entrambe le modalità hanno come risoluzione i 4K reali. Tuttavia i rallentamenti risultano davvero sporadici, ed il gioco risulta ottimizzato in maniera notevole su tutte le piattaforme di casa Sony. Dove brilla, come sempre, è nei modelli delle vetture, il fiore all’occhiello dell’intera produzione, grazie ad una cura maniacale ed alla grandissima conta poligonale. Le auto appaiono perfettamente renderizzate e modellate dagli artigiani di Polyphony, che riescono a valorizzare ogni singolo dettaglio, ognuno al proprio posto, con le giuste proporzioni e colori. Siamo davvero ai limiti del tanto agognato fotorealismo. Uno spettacolo per gli occhi, ed un vero inno alla “Car-Culture”, sicuramente c’è una differenza fra alcune auto “nuove”, create appositamente per l’ultimo capitolo e quelle importate dalla precedente iterazione, ma comunque si è sempre su livelli altissimi. Come su livelli alti si è davanti all’imponente Audio 3D, che fa esplodere ancor più che in passato i roboanti motori, le sgommate e frenate, l’effettistica sonora registrata direttamente su pista, avvolge il giocatore in maniera sublime. Da contesto vi è la solita ed ottima scelta di brani, sia su licenza che creati appositamente, che donano la giusta carica ed atmosfera ad ogni competizione. Infine, come non accennare all’ottimo, nuovo meteo dinamico! Caratterizzato da un’effettistica sorprendente; dall’estasiante skybox, dal vento, alla pioggia, fino ad arrivare alle tanto pubblicizzate pozzanghere, che si asciugano sempre più, ad ogni giro, come nella realtà e vanno ad incidere sulle prestazioni delle auto.

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Passiamo, ora, al cuore pulsante dell’esperienza, al suo vecchio e solido motore, il gameplay. Pad o volante alla mano, il gioco risulta essere totalmente familiare ai fan del franchise. Non ci sono grosse innovazioni, nel bene e nel male. Troverete ad attendervi sempre il collaudatissimo sistema di guida a metà fra il totalmente simulativo e l’arcade, appunto il sim-arcade di fine anni ’90. Reattivo, responsivo e variegato quanto basta, anche il sistema di regole e di penalità risulta sempre lo stesso, soprattutto se paragonato a quello del recente GT Sport. Purtroppo, in tal senso, il gioco è fin troppo permissivo, lasciando quasi sempre impuniti i giocatori che tagliano le curve o “fanno sponda” sulle vetture avversarie e sul guard-rail. Da qui si capirà, come ancora una volta i danni risultino ridotti ai minimi termini, ma non lo vediamo più come un difetto, dato che molto può dipendere dagli accordi presi con le case automobilistiche, che non consentono di far sfigurare le proprie opere su ruote. Detto ciò, passiamo al motore fisico di gioco; anche qui da segnalare numerose migliorie come il movimento indipendente delle ruote! Nei numerosi video rilasciati, si vede chiaramente che le ruote non sono statiche ed “attaccate” alla carrozzeria, bensì, seguono precisamente gli spigoli e le variazioni del terreno di gioco, lampante è il loro comportamento sui cordoli, che fa rimbalzare gli pneumatici, condizionando anche la stabilità ed il comportamento delle macchine in modo più realistico. Anche il feedback della frenata e la reazione delle macchine sul bagnato, appaiono più inerenti alle controparti reali. Purtroppo tale fisica, non è riportata nelle macchine degli avversari, o meglio, c’è in un modo molto meno marcato, che consente, come detto prima, di poter usare gli avversari come sponde, prendendoli a “sportellate” senza che reagiscano in alcun modo. Tale miglioramento della fisica apportata al modello di guida fa coppia con un fantastico e massiccio utilizzo delle features del Dualsense: il feedback aptico è straordinariamente sensibile e responsivo; i grilletti adattivi comunicano la rigidità dei freni e l'eventuale perdita di trazione sotto l'acceleratore e potremo sentire fra le mani tutta la potenza dei cavalli rilasciati dai motori delle super car. Si riescono a percepire anche le variazioni del terreno delle piste, come il passaggio dall’asciutto al bagnato. Un lavoro davvero impressionante e che fa la differenza, per la prima volta in assoluto, in un gioco di macchine, potrebbe essere preferito e consigliato un controller al posto del volante! 

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Ultimo punto da discutere è l’IA; uno dei più grandi problemi della serie, rimasta praticamente invariata negli anni, se non per qualche piccola limatura di capitolo in capitolo. Il nuovo episodio non fa eccezione, e per quanto risulti leggermente migliorata rispetto a GT Sport, (con routine leggermente più aggressive e responsive che in passato), spesso continuiamo ad essere testimoni dei classici e famosi “trenini” in cui le auto rimangono impilate pronte a farsi sorpassare dal giocatore. Per questo siamo tutti in trepidante attesa della nuova IA annunciata da Sony e Polyphony, tale Sophy che dovrebbe rappresentare uno step rivoluzionario per la serie e per il gaming in generale: grazie ai processi di apprendimento integrati all’interno della nuova intelligenza artificiale, la neonata Sophy sarà in grado di imparare le migliori tattiche dei più grandi piloti di GT, “ritorcendocele contro”, e generando finalmente degli avversari all’altezza di un giocatore in carne ed ossa. Quindi la parola d’ordine sarà realismo anche per quanto riguarda la nuova IA, che tuttavia resterà scalabile per non rappresentare uno scoglio invalicabile per i piloti meno esperti. Ad oggi, purtroppo, la nuova feature non ha ancora una data di uscita obbligandoci, quindi, ad “accontentarci” dell’IA attuale; ne consegue, ovviamente, che il titolo verrà valutato sulla base di quanto implementato fino ad oggi.

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Ancora una volta Yamauchi ci consegna, chiavi in mano, il suo monumento dedicato all’amore e alla passione verso l’automobile, ricco di un sapere praticamente enciclopedico, ogni vettura, ogni riga testuale ed ogni modalità è studiata per valorizzare la storia e l’avanguardia automobilistica. Non esiste niente di simile sul mercato, e questo è sia un bene che un male; mentre da un lato abbiamo il Forza Motorsport, l’arcade per eccellenza, che si sposa perfettamente con le esigenze del giocatore moderno, Gran Turismo si trova esattamente agli antipodi, col suo stile sim-cade, che se ne “sbatte” di tutte le mode e di venire incontro alle imposizioni ed ai favoritismi del mercato odierno. GT rimane lì, come una vecchia Fiat ‘500, incapace di gareggiare con le Super car moderne, eppure così tremendamente affascinante ed artistica, simbolo di un’epoca storica ormai perduta, ma che bisogna a tutti i costi esplorare, ricordare e preservare. Gran Turismo è tutto questo e molto di più. I veri appassionati delle auto lo comprenderanno ed adoreranno per tutto ciò che è stato e che rappresenta. Scaldate i motori, il Re è tornato.

 

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VOTO: 8.8

 

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