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RESIDENT EVIL 4 REMAKE: La recensione - Un GamePlay rinnovato

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UN GAMEPLAY RINNOVATO ED IN LINEA COL NUOVO CORSO DI CAPCOM

Il primo cambiamento lampante è nei controlli e nel movimento di Leon: ora il nostro eroe può muoversi e camminare mentre spara, cosa che era impossibile contemporaneamente nell’originale. Il personaggio, inoltre, risulta leggermente più lento e pesante nelle sue azioni, il tutto atto a dare un aspetto più realistico e “survival” all’opera, e meno velocizzato e caciarone rispetto all’originale. Anche le armi, soprattutto il fucile a pompa, sortiscono meno danni, ed in generale lo shooting è stato “alleggerito”, con nemici più resistenti che in passato. Questo piccolo cambio di equilibrio e bilanciamento potrebbe non piacere a tutti, ma senza dubbio risulta più realistico ed a fuoco col genere videoludico di riferimento.  L’altra nuovissima meccanica che salta subito all’occhio, è il sistema di parate e di "Parry", grazie al rinnovato utilizzo del coltello. Così come in RE3, a Jill è stata data una mossa "Juke", questa volta Leon può parare praticamente qualsiasi attacco fisico. Alle basse difficoltà sarà più facile da fare, ma in modalità più difficili funzionerà solo se la parata sarà perfetta. Questa meccanica va in parte ad ammodernare e a sostituire i precedenti QTE , (Quick Time Events), che sono per la maggior parte inesistenti. Per tutti i fan di “Leon wrestler”, permangono i calci volanti e le suplex dell’originale, che in più di un’occasione ci permetteranno di liberarci e farci strada fra un’orda di nemici troppo numerosa. Un'altra novità è l'introduzione dello stealth, ora il nostro "biondino" ha la capacità di accovacciarsi, per evitare di essere visto dai nemici, ma soprattutto per coglierli di sorpresa, ancora una volta, grazie al nostro fidato coltello: basterà arrivare alle spalle di un ganado, per infilzargli la nostra lama nella gola ed effettuare un immediato K.O. silenzioso. Lo stealth si rivelerà molto utile nelle fasi preliminari di uno scontro con ampi gruppi di nemici, dove riusciremo a sfoltirne le fila senza allarmare nessuno; ma attenzione! Per evitare di abusare delle funzioni del coltello, Capcom ha deciso di renderlo un "consumabile"; quindi sarà un oggetto rompibile ed andrà riparato dal mercato o sostituito con varianti più deboli, "usa e getta", che troveremo lungo il cammino.

Una cosa che spicca in RE4 è il sangue. L'originale aveva alcune uccisioni piuttosto brutali sia per i nemici che per Leon, ma è stato elevato di 10 volte. Gli smembramenti sono raccapriccianti ed il sound design delle armi lo completa perfettamente. Colpire un Ganado a distanza ravvicinata con un fucile a pompa ne fa saltare via i pezzi.  A completare l'aspetto cruento, ci pensa la rinnovata versione de “La Plaga”, che consiste in parti del corpo che mutano, fuoriescono e si muovono come tentacoli.

La mappa ed il level design sono stati in gran parte rivisti ed ampliati, inoltre, con l'evoluzione della mappa, le posizioni dei nemici, ma soprattutto degli oggetti e delle armi sono state cambiate e ristudiate ad hoc . Per i veterani della serie e del gioco, RE4 inizia come ce lo ricordavamo: si svolge esattamente 6 anni dopo gli eventi di Resident Evil 2. Basteranno soli 5 minuti per capire quanto le novità perfezionano, migliorano e valorizzano qualsiasi scena iconica o combattimento. La casa in cui si incontra il 1° Ganado non è quella che si può ricordare, e questo è un assaggio di quanto siano diversi i luoghi. Ho giocato all'originale così tante volte che temevo di “rushare”  l’intero remake, ma questo è stato l’esatto opposto. Mi sono sentito a casa, ma allo stesso tempo un neofita, un’esperienza perfetta: secondo me è il giusto punto di equilibrio che dovrebbe raggiungere ogni rifacimento di questo tipo.

Man mano che avanzeremo nella storia, incontreremo tutti i volti familiari, l’intero cast infatti ha ricevuto un redisign sia artistico, ma soprattutto di scrittura, tale, da renderlo più credibile, serioso e leggermente meno “B-Movie”; (un plauso va al ruolo ed alla riscrittura perfetta del mitico Luis Sera!); anche se non mancheranno i momenti più iconici puramente “trash” ed ironici. A tal proposito tornerà la leggenda in persona, "Il Mercante"!

Come  nell'originale, si troverà nelle varie aree di gioco, ma offrirà molto di più che la vendita o potenziamento delle armi, a voi scoprirlo!

Ma il più grande e “temuto” ritorno, la companion con cui trascorreremo la maggior parte del nostro tempo è l'adorabile/odiata figlia del Presidente, Ashley Graham. Il suo design è stato rivisto come per molti altri personaggi, ma ciò che finalmente, in parte, cambia è la meccanica di protezione: molto più snella ed intuitiva; ora la ragazza è più autonoma, riuscendo a difendersi e a divincolarsi da sola dai nemici, non opprimendoci più come un tempo. A ciò contribuisce anche il fatto che non abbia più una barra della salute. (Meno male!)

Non fraintendetemi, tuttavia, è ancora una calamita del pericolo e di guai.

Un altro aspetto che ha subito alcune revisioni sono gli enigmi. I puzzle sono uno dei fiori all’occhiello dei classici Resident Evil ed il 4 ne ha avuti alcuni memorabili. Mentre alcuni ritornano, molti sono aggiornati e non facili come in precedenza. Mi sono sentito e ritrovato come nel 2005, cercando aiuto sulle guide; ed ho passato un bel po' di tempo a capire un paio di enigmi molto brillanti ed intelligenti. Ancora una volta, come per tutto il resto, anche la rivisitazione degli enigmi rende il gioco fresco e mai scontato.

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